Counseling Teologico-Spirituale
Luglio 5, 2024Mindfulness per insegnanti
Novembre 9, 2024Percorso di consapevolezza attraverso le immagini bibliche delle parabole di Gesù sulla Luce. I sacri testi sono letti e colti in una prospettiva sia teologica che antropologica.
Unisciti a noi per un evento unico che combina l’antica saggezza delle Scritture con le moderne pratiche di Mindfulness.
Questo percorso è pensato per coloro che desiderano esplorare profondamente la loro spiritualità, migliorare il benessere mentale e trovare un equilibrio armonioso nella vita quotidiana.
Durante il nostro percorso biblico e di Mindfulness, avrai l’opportunità di:
– immergerti nelle Scritture e cogliere il significato profondo del testo sacro secondo validi criteri ermeneutici;
– apprendere tecniche di Mindfulness per gestire lo stress e migliorare la consapevolezza;
– partecipare a meditazioni guidate sul tema biblico con la pratica della Mindfulness;
– condividere esperienze e riflessioni con un gruppo di persone che hanno i tuoi stessi interessi;
– ricevere supporto su questioni bibliche e nella pratica della Mindfulness.
Il percorso tematico
Martedì 5 novembre, h 20.30
1. Guide cieche
“Puo forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno entrambi in un fosso?”
(Mt 15,14; Lc 6,39; VangTom 34)
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Martedì 12 novembre, h 20.30
2. L’occhio, lucerna del corpo
“La lucerna del corpo è l’occhio. Se il tuo occhio è chiaro…”
(Mt 6,22ss; Lc 11,34-36; VangTom 24)
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Martedì 19 novembre, h 20.30
3. Seguire la Luce
“Se uno cammina di giorno non inciampa…”
(Gv 11,9ss)
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Martedì 26 novembre, h 20.30
4. L’uomo di luce
“Nell’intimo di un uomo di luce c’è luce…”.
(VangTom 24)
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Martedì 3 dicembre, h 20.30
5. Il Natale, la luce della stella
“Abbiamo visto spuntare la sua stella…”
(Mt 2,2)
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Cosa faremo durante ciascun incontro?
Ogni incontro si comporrà di quattro parti, secondo lo schema della Lectio Divina:
1. Il primo momento dell’incontro è la cosiddetta LECTIO. Ci accostiamo al testo biblico per coglierne i veri significati: colgo ciò che il testo dice.
La prospettiva di lettura del testo biblico è antropologica, ovvero “dal basso”, cioè dal punto di vista dell’uomo. Ecco perché puoi partecipare a questi incontri anche se non ti senti di definirti “cristiano”, perché ritieni di non essere credente.
Allo stesso tempo, la lettura antropologica non è in contrapposizione con la prospettiva teologica, “dall’alto”, dal punto di vista di Dio che si rivela all’uomo, per cui se cerchi un approfondimento della fede, qui potrai trovarlo comunque.
2. Questo secondo momento è il momento della MEDITATIO: colgo ciò che il testo dice a me. Si tratta di una meditazione biblica sì, ma con il metodo della Mindfulness: orientata a darti maggiore consapevolezza di te nel “qui e ora”, predisponendoti ad attualizzare la Parola nella tua vita. In realtà giò S. Ignazio di Loyola, diversi secoli fa, aveva sviluppato un metodo molto simile per entrare in preghiera. La differenza fondamentale è che la meditazione diventa preghiera nel momento in cui, in forza della fede, ti metti alla presenza di Dio e vivi una relazione con lui. Nella misura in cui non sei credente, puoi fare la meditazione biblica ascoltando te stesso e contattando il vero sé.
3. È il momento della COLLATIO. Spazio di condivisione facoltativa e dibattito.
4. L’ultimo momento è quello della ACTIO, in cui ci diamo piste di concretizzazione per la vita pratica.
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Le fonti bibliografiche
Questi sono alcuni dei testi che sono stati di ispirazione per i contenuti del percorso:
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- Dupont, J., Il metodo Parabolico di Gesù, Brescia 1978.
- Busi, G., “Occhio, Fonte”, in Simboli del Pensiero Ebraico. Lessico Ragionato in Settanta Voci, I Millenni, Torino 1999, 28-32.
- Gironi, P., “Luce/Tenebra”, in Nuovo Dizionario di Teologia Biblica, Cinisello Balsamo 1988.
- Santi, G., Il Vangelo di Matteo,. Commento esegetico e teologico, Roma 2014.
- Wolf, H.W., Antropologia dell’Antico Testamento, Biblioteca Biblica 12, Brescia 20024.
- Zimmermann, R., Compendio delle Parabole di Gesù, Brescia 2011.
Testimonianze sul percorso
Isabella D’Alimonte
Partecipante al percorso biblico sulle Parabole della Luce
Buongiorno a tutti… Come accennato ieri sera a Nando… I cinque incontri vissuti insieme mi hanno rigenerata… Ho percepito la bellezza di una “Chiesa nuova”, rinascente… Ho gustato la presenza di un Dio non giudicante ma “folle di amore per noi”, ho riletto i brani del Vangelo in un’ottica di speranza, di apertura. Ho ascoltato parole che non lasciano trasparire giudizi o critiche, ma “intrise” di buono e di bello… Non “proiettili” (Recalcati docet), ma come espressioni di accoglienza, condivisione, relazione… D’altronde il nostro Dio non è forse quel Padre che ci viene incontro, che ci ama, che ci accoglie e che chiede solo di essere accolto per poterci donare tutto di Sé? Che dire? Grazie Nando per il tuo impegno nel mostrarci questo Padre!!! Spero di incontrarvi tutti, di nuovo! BUONA VITA!!!
Ida Di Remigio
Partecipante al percorso biblico sulle Parabole della Luce
Ringrazio tutti i partecipanti e te, Nando, per il percorso con cui ci hai guidati. Grazie per la luce di chiarezza e mitezza che hai portato sul mio vissuto passato e presente, per il tuo impegno nel mostrarci questo Padre!!!
Spero di incontrarvi tutti, di nuovo! BUONA VITA!!!
1 Comments
Siamo abituati a pensare che la Bibbia parli di Dio, o al più del rapporto fra dio e gli uomini all’inizio della loro “Alleanza”. Nando spiega che la Bibbia ha più strati di lettura, e nei più profondi di essi parla *di noi, a noi*, intesi come singole persone. Per riuscire a leggerci in quelle righe, è indispensabile essere accompagnati da qualcuno che sia contemporaneamente esperto in teologia e psicologia e non riesco a pensare a una persona più calzante di Nando in questo ruolo. Nei suoi percorsi, Nando, si tiene in equilibrio fra un dialogo fraterno e un profondo rigore nell’affrontare temi e materie. Mette a proprio agio i partecipanti e li spinge a un livello impensabile di introspezione e ragionamento critico sui tratti biblici analizzati, con grande delicatezza, ma certe volte anche in modo bonariamente sfacciato. Benché l’orientamento dei percorsi biblici sia religioso, la nota colta e antropologica della trattazione li rende piacevoli e fruibili, a mio avviso, anche a chi dovesse essere orientato ad un discorso più laico.